Siamo in tutto e per tutto figli dell’ecologia: tra eruzioni catastrofiche, correnti oceaniche, glaciazioni, frammentazione di habitat, oscillazioni dei livelli dei mari e climi mutevoli, colonizzazioni di arcipelaghi, colli di bottiglia e diversificazioni culturali, le cose potevano andarci diversament su questo pianeta instabile e nonostante tutto accogliente.
Il risultato è che prima della Storia con la maiuscola ci sono state molte preistorie con la minuscola, la cui trama era composta da una molteplicità di forme umane conviventi*, ciascuna con propri adattamenti e riadattamenti specifici, con un universo cognitivo, emotivo e comunicativo probabilmente diverso, con abitudini e abilità figlie di percorsi storici cugini in territori ed ecosistemi differenti.
In futuro dovremo capire come sia stato possibile che nell’ultimo frangente di questa storia siamo rimasti soli e abbiamo imposto a tutti , ad altri umani e non umani, il nostro “progresso prepotente“, come lo ha definito il genetista Cavalli-Sforza.
Telmo Pievani, La vita inaspettata, Milano 2011, pag 46-47
* Circa 40 000 anni fa camminavano sul pianeta almeno quattro diverse specie del genere Homo: neanderthalensis (Europa e Asia), floresiensis (Indonesia), Denisova (Siberia), oltre naturalmente ai sapiens.
Un concetto che Pievani aveva già espresso in Homo sapiens e altre catastrofi, aggiornato con le nuove scoperte riguardo all'umanità più recente. Un tema sempre comunque interessante!
Fonte: EcoBlog
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